EDIZIONE 2025
VINO
Vite d’alta quota. Il racconto del vino che resiste.
Una narrazione che intreccia la viticoltura di montagna con l’idea di resilienza, legame con la terra e trasformazione.
Ideale per esplorare artisticamente le microproduzioni eroiche e il sapere contadino che sopravvive in quota.
LEGUMI E AGRICOLTURA DI MONTAGNA
Semi narranti. Radici, legumi e storie di terra alta.
Una riflessione sull’identità agricola della montagna carnica attraverso la semplicità e la potenza dei semi, dei legumi antichi e dei saperi che li custodiscono.
PRODUZIONI CASEARIE
Latteverso. Tracce di storie nella materia casearia.
Gli artisti in residenza saranno invitati ad esplorare poeticamente il mondo della lavorazione del latte, dei casari, dei malgari e delle microeconomie rurali.
EDIZIONE 2024
LEGNO
1949. La guerra non è finita da molto e nel paesino di Trava di Lauco finalmente si ritorna a vivere. Il rombo degli aerei e lo schiocco secco degli spari lasciano il posto alla dolce musica delle viole e dei violini, allo scalpiccio di danze ballate tra gli abeti da cui questi strumenti sono stati generati.
Restaurando antichi strumenti ad arco, riparando chitarre e mandolini danneggiati, i fratelli Rossitti hanno contribuito a ricomporre un mondo ferito riempiendolo d’arte e di gioia. Passando dalle mani dell’artigiano a quelle del musicista, la materia e l’arte creano arte ulteriore.
Attiva da più di sessant’anni, ricollocata nella vicina Tolmezzo, quella dei fratelli Rossitti non è solo una bottega di mastri liutai ma anche un’impresa famigliare di falegnami specializzati nelle arti dell’ebanisteria, dell’intarsio, dell’intaglio e dell’orologeria.
E tu come tradurresti i bisbigli delle foreste?
TESSUTO
Prima disegni, schizzi e bozzetti per l’ispirazione. Poi l’immaginazione si concretizza grazie alla lana, alla viscosa, al lino e alla seta. I materiali prendono vita attraverso le mani di Silvia di Piazza, esperta di una particolare tecnica di tessitura denominata “hand tufting”.
L’hand tufting è una tecnica che non mette limiti alla creatività, permettendo di combinare il design con l’artigianato, la tecnologia e l’arte contemporanea. Queste dialogano sui telai di Silvia, che può trasformare in tappeto qualsiasi tipo di immagine, materializzando l’astrazione in una morbida pioggia di colori o intrecciando i filati per raggiungere la minuziosità di una riproduzione fotografica.
E tu come riprodurresti la carezza della lana?
MARMO
Rosso carminio è il colore del marmo di Verzegnis. Contrasta con l’austero grigio carnico ma entrambi questi marmi sono figli della montagna che l’azienda SAIM lavora da più di cent’anni.
Stessa genesi ma caratterizzati dalla varietà di sfumature, questi materiali appaiono tanto diversi come diverso è il modo in cui prendono forma, andando a comporre sculture o arredi, maestose scalinate o i dettagli di finiture speciali.
La solennità della roccia è modellata a eleganza pur conservando l’eco di un sapore arcaico ed essenziale nelle creazioni senza tempo che dalle montagne carniche si diffondono nelle piazze cittadine, negli atelier degli artisti, nelle sale dei palazzi.
E per te che sapore ha l’essenza della pietra?